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PREGHIERA, ACCOGLIENZA, CULTURA
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PREGHIERA, ACCOGLIENZA, CULTURA

Come tre sono i colori della Icona della BV di San Luca, oro, azzurro e rosso, cosi in tre parole possiamo riassumere il senso e la linea progettuale del Santuario: Preghiera,  Accoglienza e Cultura. Il Santuario della BV di S. Luca in Bologna è innanzitutto luogo di preghiera. “Cuore orante della Diocesi” è stato chiamato, dove sempre, in modo eccellente, esemplare, educativo, si elevino a Dio, alla Vergine, lodi, suppliche, ringraziamenti, per la chiesa e tutti gli uomini. Qui ha abitato don Giuseppe Dossetti, quindi la preghiera come ascolto della Parola ha una eccellenza. Qui hanno abitato per secoli i Domenicani, quindi la preghiera del Rosario vi è regina. Il Santuario è luogo dove tutto invita in alto, con la bellezza, il fascino, la potenza e la fatica della preghiera. Opus Dei. Perfino i muri, prati, alberi, uccellini, animali, tutti sembrano qui come rivolti a Dio, nei gesti, presenze, direzioni e profumi. 

In secondo istanza il Santuario è luogo di accoglienza dove tutto, i viali, i vasi di fiori, le colline, dia il “benevenuto” a chi arriva; gli sguardi, i sorrisi, le parole, i toni di voce, i cartelli, i programmi. Accoglienza verso tutti, giovani e anziani, anime liete e tribolate, sportivi, studenti, turisti; anime toccate dallo Spirito e quelle che vivono nelle tenebre; accoglienza di bambini, famiglie, innamorati, curiosi, maleducati, fino alle piccole creature, zanzare e cimici, colombi e farfalle.

Un luogo infine dove si ringrazi e coltivi la cultura, in tutti i suoi versanti, in quel frammento che ci è concesso, perché Dio vuole il bene di tutti e tutto ciò che è nel cuore dell’uomo. Cultura storica, devozionale, artistica, teologica, letteraria, aneddotica, senza un preciso filone, se non quello sapientemente materno. San Luca è evangelista scrittore, medico e pittore, il Santuario è collocato nella città della Università, la sua storia e frequentazione attesta dunque il suo rapporto con la parte alta della anima.  

I Santuari si distinguono, da tutti gli altri luoghi, per essere fari, riferimenti, anche fisici, nella loro collocazione sovente su monti, meta dell’anima e della vita. Hanno grande valore simbolico. La loro cifra è facile, vi possono salire quanti desiderano un giretto, ma esercitano una attrazione anche raffinata e profonda, da appagare le seti più grandi. Il Santuario di San Luca parla intensamente al cuore dei bolognesi, possiamo seguire le orme del Card Nasalli Rocca, quivi sepolto, che ne fece un pilastro del suo ministero, curandone la parte materiale, il Piazzale, la Cripta, la pittura della Cupola e la parte spirituale, sopratutto promuovendo i viaggi della Madonna Pellegrina in tutte le parrocchie della diocesi. Sulla scia del Cardinal Nasalli anche noi ci siamo dati da fare per la riqualificazione fisica della struttura, con una serie di interventi, che riteniamo altrettanti “grazie” e come tali vogliamo raccogliere e condividere, anche nel loro sacro numero di 70 settanta. 

don Remo Resca 

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